Questo post è dedicato agli amici fricchettoni, fans dei Pinchi Floidi, che pensano che la psichedelia (se non addirittura il rock tutto) sia appannaggio degli anni '60/'70.
I Bardo Pond con la collaborazione del maestro neozelandese Roy Montgomery vi offrono tanto di quell'acido che vi faranno passare la voglia di leccar rane.
Tanti saluti a David Gilmour, eh.
senza offesa eh, ma per me 'sto disco è altamente sopravvalutato. 80 minuti di noia mortale. fra un po' mi addormentavo. che du bal.
RispondiEliminaDevi capire che oGhRe assume giornalmente quantitativi di droga tali da rendere sopportabili dischi avant/psych/drone anni novanta.
RispondiEliminaahahah, mi sembra l'unica spiegazione plausibile :D
RispondiEliminaVi sentisse Kevin Shields vi priverebbe dell'uso dell'udito.
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